CAMPIONATO ITALIANO DEL GIOCO DELLA MORRA
“Abbiamo creato un Mostro!!!” L’allarme è stato lanciato da Lilia Granier, Sindaca di Villar Pellice ovvero il Comune ospitante, volgendo lo sguardo preoccupato verso Fredi Gallo, l’autore dell’Opera, nel corso del cerimoniale della premiazione quando è stata evidente la dimensione della singolare manifestazione allestita in Valle Pellice con l’obiettivo di dare visibilità e dignità ad uno sport di norma relegato nelle anguste stanze dei locali storici della valle.
La “Crumiere”: quante generazioni di
operaie ed operai avranno faticato, fino al secolo scorso, attorno ai telai che
fanno bella mostra di sé nel fabbricato trasformato dapprima in albergo –
ristorante ed in seguito a museo? Al vero è ancora attiva la fabbrica di feltro
con una produzione di alta qualità del prezioso materiale con macchine moderne ma
limitata ad una parte del fabbricato.
Il rumore dei telai è stato
soppiantato, nelle giornate di sabato 6 e domenica 7 novembre, dalle
voci concitate e ritmate dei 60 protagonisti del Campionato Italiano
del gioco della Morra allestito dalla Polisportiva Bobbiese per
incarico della FIGeST, la Federazione aderente al Coni che rende legale
un gioco ancora vietato dalla legge.
Il successo della manifestazione emerge analizzando le Regioni rappresentate nella contesa: l’ospitante Piemonte integrato da Valle d’Aosta, Sardegna, Marche, Lombardia, Veneto e Trentino. Ognuna con le sue caratteristiche in un gioco dove prevale sovente il “regolamento locale”. Ciò che ha colpito maggiormente è stato il flusso di appassionati emersi dalla riservatezza di bar e piole di antica tradizione ma, soprattutto, di decine di giovani saliti a Villar Pellice per fare conoscenza con le antiche tradizioni che popolano la cultura popolare: qualche problema iniziale a capirne le regole ma poi lo spettacolo ha preso il sopravvento salendo al di sopra del classico gesto delle mani per impattare le espressioni dei protagonisti intenti a praticare il “gioco” in modo tanto serio quanto reciprocamente rispettoso. Volti tesi si contendevano i punti con espressioni degne dei più intensi drammi epocali ma pronti a spalancarsi in un sorriso rappacificatore appena sollecitato dall’arbitro di turno.
In palio l’assegnazione dei titoli di Campione Italiano nelle categorie previste: la Lombardia si è imposta nei “Singoli” con Pier Davide Olivari e si è ripetuta nella formula “coppie” con Bruno Abeni e Andrea Del Barba. Per quanto riguarda le “Terne” si sono imposti i Valdostani Orso Trucco, Lino Blanchod e Giovanni Doveil.
Se nell’edificio – museo della “Crumiere”
sono risuonate le ritmiche modulazioni di diteggiatura e voce, il Polivalente
di Villar ha ospitato la ristoratrice parte culinaria del programma: dire Alpini
è una felice sintesi ma si è andati anche oltre con una dimostrazione di
socialità solidale che non trova eguali. C’è stato ristoro anche per la mente
oltre che per il corpo con la gradita scoperta di quanto il mondo delle valli
alpine sappia offrire in termini di arte e cultura: in quel luogo si è scoperto
che il gioco della Morra è stato assunto agli altari della Sapienza
Dotta anche attraverso una specifica tesi di laurea ad opera del trentino Oscar
De Bertoldi.
Nel Polivalente,poi, hanno
trovato gloria i Campioni e consolazione i vinti rallegrati dalla armonica a
bocca del sardo Kapo Curreli e dalla performance dei fisarmonicisti di Accordeon
sotto la guida artistica di Fiorella Cordin. Non è mancata la presenza
di Tatiana Barolin, preziosa custode della tradizione della lingua
locale, cui è stato affidato il compito di redigere la testimonianza fotografica
della due giorni villaresi del Gioco della Morra.
“Abbiamo creato un Mostro!”:
l’affermazione correva a mezza voce tra i tavoli dei commensali dopo che Oriano
Marcante, il Presidente nazionale della FIGeST sezione Morra aveva
manifestato il suo stupore per la efficiente macchina organizzativa che ha
determinato la riuscita della manifestazione facendo balenare l’ipotesi di un
bis nel prossimo anno… Fredi Gallo, l’autore del miracolo, non ha
accusato il colpo; ha raccolto la sfida e rilanciato sul piano internazionale:
perché no?
Carlo Degiovanni
2 Commenti
Bellissime parole grazie di tutto a voi per enorme lavoro cartaceo e tecnologico
RispondiEliminaSalve a tutti i magnifici organizzatori della morra siete stati tutti stipendi grazie grazie grazie 🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰
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